“Giuseppe Lattanzi” era un pilota anconitano; nato ad Ancona il 21 aprile del 1924, Lattanzi fu un grande pilota degli anni 50.
Nell’anno della sua morte, il 1955, era pilota ufficiale Mondial classe 125 e chiuse 4° in classifica mondiale dietro a Ubbiali (mv), Taveri (mv), e Venturi (mv).
Trovò la morte durante la 10° edizione della Milano-Taranto, mentre era al comando della gara, dopo soli 9 km dalla sua città natale (Ancona) dove lavorava come camionista; era il 19 giugno!
Riportiamo uno scritto di Giovanni Mosconi del 2005, in memoria dei 50 anni dalla morte di Lattanzi…
Nell’anno della sua morte, il 1955, era pilota ufficiale Mondial classe 125 e chiuse 4° in classifica mondiale dietro a Ubbiali (mv), Taveri (mv), e Venturi (mv).
Trovò la morte durante la 10° edizione della Milano-Taranto, mentre era al comando della gara, dopo soli 9 km dalla sua città natale (Ancona) dove lavorava come camionista; era il 19 giugno!
LA LETTERA DI UN AMICO
Giuseppe Lattanzi (1924-1955) nostro concittadino, mirabile campione motociclista degli Anni 50, in sella alla mitica Mondial 12.
Trionfatore di memorabili gare sia stradali che in circuiti.
Per suo merito, tutto avvenne come in un felicissimo sogno, la città di Ancona, passò nelle prime pagine di tutti i maggiori giornali sportivi.
Il motociclismo italiano aveva un nuovo Campione, la città dorica il suo meraviglioso alfiere.
E’ sufficiente guardare le sue foto, per rimanere folgorati dal suo sguardo sicuro e determinato, per avvertire il suo naturale coraggio e l’ardimento del fuoriclasse.
E come un vero fuoriclasse volò verso tante vittorie, che fece inorgoglire tutta la città.
Il cronista d’allora ricorda che nella camera ardente allestita nel negozio “Mondial” di corso Carlo Alberto (oggi Ottica Mancini) concessionari i mitici fratelli Baldini, giunse per primo il Sindaco Francesco Angelini, non menzionando due grandi personaggi dello Sport, quali Louison Bobet e Fausto Coppi ed una infinita folla di sportivi anconetani e marchigiani.
Nel dopoguerra in Ancona ci furono due funerali oceanici. Prima quello dei nostri valorosi partigiani morti nello sfondamento della linea Gotica nella Valle del Senio, che ritornarono nel 1948 dal cimitero partigiano di Zattaglia nell’appennino emiliano romagnolo, poi, nel 1955 quello di Giuseppe Lattanzi.
Come gli eroi mitici Giuseppe conobbe soltanto la stagione più bella, quella della giovinezza, schizzò via dalla vita, dai suoi affetti, dalla sua città, a soli 31 anni, nella indimenticabile Milano-Taranto dell’anno 1955, in sella alla nuova Mondial 175, primo assoluto sino alla curva di Tobia, nella Valle della Baraccola Sud di Ancona.
Ora in occasione dei 50 anni passati nel completo oblio, la città di Ancona, ha l’obbligo di onorarlo e farlo ritornare vivo, nel rispetto anche dei tanti amici e tifosi che l’amarono e per far conoscere alla presente generazione questo mirabile Campione.
Della famiglia originaria l’ultimo a lasciarci è stato il fratello Serafino che ha sempre sofferto per questa mancata memoria.
Ci sono i nipoti che dovrebbero vivere nel quartiere di Posatora, dove Giuseppe nacque e visse. Nel quartiere Grazie invece possiamo trovare Armando Baldini, uno dei fratelli della Concessionaria Mondial. Fu il suo ispiratore e sostenitore perché anche lui fu un asso del motociclismo. Partecipò alla Targa Florio deve conobbe il nobile siciliano Florio che ospitava nella magnifica villa, tutti i partecipanti corridori.
Un’epoca lontana, magnifica da ricordare le Mille Miglia, la Milano Taranto, la Targa Florio, i nostri sogni di ragazzi, il sottoscritto nel 55 aveva quindici anni, lasciavamo alle spalle una vita difficile ma popolata di personaggi meravigliosi, che contribuirono a cancellare dai nostri cuori la tragedia della guerra e le enormi difficoltà del dopo guerra.
Con stima ed affetto profondo per la mia città.